I MIEI PRIMI 5 MESI AD AMSTERDAM DA EXPAT
Da quando ci siamo traferiti qui, ovvero da Natale 2019, la domanda che mi viene fatta più spesso è: allora come va la vita nella Capitale Olandese? Che cosa mi consigli di vedere quando si potrà viaggiare?
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E se non ci fosse una pandemia in corso, avrei sicuramente una lunga lista di posti e musei da consigliare, ristoranti da provare e locali imperdibili, così come è successo nelle altre città dove ho vissuto.
Ma siamo ancora nel mezzo di una pandemia mondiale, e qui in Olanda, ancora in Lockdown dal giorno che siamo arrivati, (davvero) così come ancora con il coprifuoco in essere, ora dalle ore 22.
Per questo posso intanto solo provare a raccontarti, la MIA AMSTERDAM, ad oggi ancora in Lockdown.
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Da dove inizio?
Da quando, una volta accettata insieme la proposta lavorativa del mio fidanzato, abbiamo capito che Amsterdam sarebbe diventata la nostra nuova città e cosi, abbiamo iniziato a cercare casa in affitto su FUNDA, il sito olandese (corrispettivo a Immobiliare.com italiano). Dopo pochissimo, siamo riusciti a trovare la casa che cercavamo, da firenze, della dimensione e nella posizione che volevamo (a est all’interno del RING), già arredata, e facendo una visita su FACETIME con l’agente, firmando poi il contratto online (considerando che l’agenzia qui viene pagata solo dal proprietario, che il contratto era solo di un anno e che potevamo disdire il contratto con un solo mese di preavviso).
E quando siamo arrivati la vigilia, eravamo a casa nostra.
Ma ci tengo a sottolineare un dettaglio: mi hanno detto e ripetuto più volte che siamo stati fortunati nel trovarla subito. La casa è grande e luminosa, e nella media come prezzi. Mentre di solito in una situazione normale, si fanno code lunghissime per vedere qualsiasi appartamento.
Un discorso a parte è quello invece delle case in vendita, anche in pandemia, in cui non mi addentro ora.
Quindi cosa possiamo o non possiamo fare?
– Possiamo uscire all’aperto e girare in bicicletta o a piedi senza mascherina e senza un motivo vero e proprio, purchè si stia a 1.5m di distanza l’uno dagli altri. Ma Amsterdam non è ne Hong Kong, ne la città affollata che tutti ricordano, per cui è semplice stare lontano dagli altri e uscire ad allenarsi, passeggiare o passare un po di tempo all’aria aperta;
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– Bisogna invece indossare la mascherina obbligatoria per i luoghi chiusi e tutti i mezzi pubblici;
Sono sempre rimasti aperti normalmente i servizi di prima necessità: supermercati, negozi di alimentari, biciclettari, fioristi e coffee shops e hanno riaperto da un mese i negozi di abiti, parrucchieri ed estetisti, con una capacità ridotta;
– Si può ordinare il delivery o andare a prendere un take away dai ristoranti che sono aperti (si perché tanti sono ancora chiusi e da Ottobre).
Ciò nonostante, stiamo bene, e per questo ne sono molto grata, ma soprattutto amo di già questa città per alcuni motivi. In tre mesi infatti ho già potuto vedere:
– La neve in città prima a Febbraio e poi di nuovo pochi giorni fa (alternata al sole, alla pioggia, al vento, al cielo blu… la tipica primavera olandese, mi hanno detto tutti);
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– I canali ghiacciati e le persone che pattinavano sul ghiaccio a metà febbraio… omg! Bellissimo! Avevo anche provato a noleggiarli ma senza successo, erano finiti da tutte le parti ovviamente;
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– La fioritura dei ciliegi, senza nulla da invidiare al Giappone a Kyoto, sia a Bloesempark, coi suoi 400 ciliegi giapponesi, donati dall’associazione donne Giapponesi alla città di amsterdam, all’interno di Amsterdamse Bos (la foresta di Amsterdam a sud);
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sia a Westerpark (dove ce ne sono circa una 40ina), un parco a ovest ma nel centro della città all’interno del ring.
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– L’inizio della fioritura dei tulipani, nel campi di Lisse, a soli 30 minuti di macchina da Amsterdam (macchina che si affiitta quando serve tra i diversi servizi a noleggio che esistono: green wheel, red wheel, sixty… perché in generale, la città si gira in bici).
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Oltre a questi motivi:
– Amo perdermi tra in canali, in centro a Piedi, nel quartiere di Jordan soprattutto ma anche nel Pjp;
– amo girare la città in bicicletta, che come dimensione è davvero piccola, e per questo mi ricorda molto Firenze (mezzo che non esisteva praticamente a Hong Kong e mi mancava) . Mi ha fermata solo la neve e il ghiaccio. Ma in generale è bellissimo vedere che la città sia piena di piste ciclabili e di persone che la girano in bici.
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– Amo i fiori e la cultura locale dei fiori, tanto che i fioristi sono sempre stati considerati servizi di prima necessità. E per questo, mi sono già ambientata: non mancano mai i tulipani sul tavolo che compro una volta ogni due settimane (l’importante che i boccioli siano completamente chiusi, che si taglino le punte ogni due giorni e che si mantengano in pochissima acqua.
– Adoro poi il fatto che si possa tranquillamente girare e fare qualsiasi cosa parlando in inglese, lingua che tutti e dico tutti parlano. Certo poi è scritto tutto in olandese, ma per quello c’è google translate! Ormai sono esperta!
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Dove mangiare?
Per ora mi sento di consigliare solo questi pochi posti, provati d’asporto o come delivery a casa:
– La migliore applet art (sua maestà) di amsterdam – “Winkel 43“
– Un ottimo indiano (noi amiamo la cucina orientale) – “Dutch Dabbawala”
– Un ottimo Libanese (noi amiamo la cucina orientale) – “D&a Hummus Bistro”
– Un ottimo Ristorante Vegano (il migliore tiramisù ever) – “Mr & Mrs. Watson (vegan) – east “
– Un ottimo caffè – “Lourens 1952“
– Degli ottimi biscotti cookies al Cioccolato fondente e bianco da “Van Stapele”. La peritolcarità? Ne fanno solo un tipo dal 2013, e quando finiscono chiudono il negozio, con un cartello dove scrivono che sono esauriti per quel giorno
– I migliori “Stroopwafel” della città al mercato di Albert cuypmarket, il più grande d’Europa così come gli amanti dell’Hummus, potranno trovare i migliori li, da “twin Olives”.
Per ora è tutto, ma sicuramente ci riaggiorneremo, POST PANDEMIA!
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Nel frattempo, se hai domande non esitare a contattarmi e se vuoi vedere più foto e video dalla capitale olandese, seguimi su Instagram @veronicasorace.
Ti aspetto!
A presto,
Veronica.
Una risposta
Thanks for your blog, nice to read. Do not stop.