EXPAT: LA MIA ESPERIENZA E I MIEI 3 CONSIGLI per partire
Si perché a pensarci bene sono già passati due anni da quando abbiamo fatto il primo trasferimento da Firenze (italy) a Hong Kong (China).
Era esattamente fine Aprile 2019, e fino a qualche mese prima conoscevo pochissimo il significato della parola EXPAT, e non avevo mai pensato alla possibilità che potessi diventarlo io stessa. Ma come ho già detto nel primo articolo, mai dire mai nella vita…
Cosa significa essere EXPAT?
E’ molto semplice: significa essere “residente all’estero; espatriato” e per espatriare ogni nazione ha le proprie regole.
Se hai in mente o stai valutando di espatriare, ecco i miei consigli per farlo (quelli che avrei voluto ricevere io prima di partire per Hong Kong ed espatriare la prima volta):
1.Il primo consiglio una volta deciso di espatriare è quello di verificare tutte le necessarie informazioni sul sito nazionale , se sei italiano / a, viaggiare sicuri e poi sul relativo sito dell’ambasciata del paese in questione, (o per mail o telefonicamente). Ogni Nazione è diversa e soprattutto le regole, in questo periodo storico di pandemia in particolare, cambiano in continuazione. Affidati a loro.
Poi è fondamentale verificare subito se serve il Visto per espatriare in quel paese, e se serve quali sono le condizioni / tempistiche per richiederlo. E anche in questo caso ogni paese è diverso. Ma i siti sopra citati, ti aiuteranno a trovare tutte le informazioni.
2. Il secondo consiglio è quello di chiarire in modo dettagliato non dando nulla per scontato, se stai partendo per lavoro per un azienda Italiana o per andare a lavorare in un azienda locale, tutti i dettagli del contratto, ma anche quelli relativi al tuo soggiorno.
Cosa include il contratto? Non lasciare nulla al caso! L’alloggio è incluso o no? Ti danno un rimborso? In che termini? Sono inclusi dei viaggi di rientro, quanti? Avrai un premio? Avrai immagino, uno stipendio più alto, perché sei all’estero. Ma di quanto? L’assicurazione sanitaria sarà inclusa (all’estero è fondamentale)? Se stai partendo con il/la tuo/tua compagno/a, marito / moglie, famiglia, figli, cosa ti viene offerto nel pacchetto per loro? Valuta tutto considerando il paese dove andrai a vivere, e non l’Italia, perché per esempio, potrebbe succedere che, anche se l’offerta sia molto più alta rispetto a quello che prendevi prima in Italia, poi si dimostri a dir poco decente/sufficiente nel nuovo paese. E non è quello che vorresti, te lo assicuro. E ricorda: rispetto alla prima offerta che ricevi, fai sempre una contro proposta al rialzo.
3. Il terzo e ultimo consiglio, se sei italiano, è invece quello di iscriverti subito all’AIRE – anagrafe Italiani residenti all’estero.
Questo ti permetterà, rispettando la regola degli almeno 183 giorni all’estero (fuori dall’italia) di pagare le tasse solamente nel nuovo paese dove sei residente, e non anche in Italia, pagandole doppie (e nessuno lo vorrebbe fare).
Ma come si vive da EXPAT?
La vita da expat ha i suoi pro e i suoi contro, ovviamente, e in base a dove andrai saranno maggiori i pro o i contro…
PRO:
– Vivere all’estero, ti arricchirrà, e non in termini economici (forse anche ma non solo). Ti permetterà di scoprire una (o più) nuova/e cultura/e socializzando con persone di paesi diversi, e spesso anche loro expat, che potrebbero diventare tuoi amici per la vita. Ti aprirà la mente, permettendoti di vedere il mondo da una prospettiva completamente diversa, che non avevi mai considerato.
– Spesso una volta espatriato, avrai la possibilità di ricevere migliori opportunità lavorative e di scegliere. La vita è una e va vissuta al meglio, valuta bene senza mai accontertarti!
– Se ami viaggiare, la vita da expat, ti darà maggiori possibilità di viaggiare in base al posto dove ti trasferirai. Nel nostro caso, Hong Kong, ci ha permesso, con la sua posizione centrale in asia, di poterla esplorare con voli low cost. Abbiamo potuto infatti, Pre-Covid, trascorrere dei weekend lunghi in Giappone, Thailandia, Vietnam, Cambogia, Cina, e Taiwan.
E Amsterdam dove siamo ora, ci permetterà di poter viaggiare altrettanto facilmente, quando si potrà, essendo un grandissimo HUB europeo.
– Spesso la qualità della vita da Expat, sarà superiore a quella che avevi. E’ inevitabile. E ci sono anche casi, dove gli expat, sono così ben voluti, da ricevere un trattamento speciale, come nel caso dell’Olanda, dove se un azienda locale, assume un EXPAT, mentre si trova ancora in un’altra nazione, ha la possibilità di ricevere un trattamento speciale temporaneo per il pagamento delle tasse: mi riferisco al 30% RULING.
– La vita da Expat, ti permetterà di conoscere anche nuovi sapori, e spesso da ogni parte del mondo. Così potrai scoprire magari di amare la Cucina Libanese o Etiope, che nel tuo paese non sapevi nemmeno esistessero.
– Capirai quanto sia semplice la burocrazia all’estero, o almeno in entrambi i nostri casi, Hong Kong e Amsterdam, abbiamo riscontrato questo: semplicità, velocità, chiarezza e soprattutto efficienza. E perdonatemi se non posso dire lo stesso sull’Italia.
– Migliorerai il tuo Inglese! Quale modo migliore se non quello di trasferirti all’estero immergendoti al 100% in un’altra cultura? E anche se non sarà la lingua madre l’inglese, l’aspetto positivo è che in tanti posti, l’inglese ti basta per vivere in quel paese, come nel caso di Hong Kong e di Amsterdam (almeno per ora, poi sono certa che farò un corso di olandese).
CONTRO:
Certo la vita da Expat ha i suoi contro, mentirei se ti dicessi che ha solo pro. Ad esempio:
– Sarai lontano da casa e dai tuoi posti. Ti mancheranno. E in base a dove vorrai trasferirti e alla distanza, non è detto che tu sarai in grado di tornare spesso nel tuo paese d’origine dalla tua famiglia e dai tuoi amici (covid a parte). Nel nostro caso per esempio, da Hong Kong, anche tutte le persone che ho conosciuto, se tornavano e tornano due volte all’anno a casa, era/è tanto. Il volo è lungo e ha un costo considerevole, oltre al cambio di fuso orario. Mentre invece è diversa Amsterdam, che dista soltanto un’ora circa di volo dal’italia… ed è infatti uno dei motivi per cui poi l’abbiamo scelta.
– Dovrai “accontertarti” di sentire i tuoi cari, per telefono. Quindi se sei abituato a vedere spesso la tua famiglia, i tuoi amici, dovrai iniziare ad usare il tuo smartphone per chiamarli o videochiamarli (ma almeno pensa alla facilità con cui oggi si possa fare una videochiamata con facetime, whatsapp, zoom, meet, o qualsiasi altra app e in ogni orario, in modo gratuito).
– La vita sarà inevitabilmente più cara (se pensiamo anche solo al prezzo di un caffè che all’estero parte spesso dai 3€) ma… spesso sarà proporzionata al tuo stipendio.
– Come detto sopra, la sanità all’estero non è pubblica come in Italia, e per questo dovrai assolutamente farti un’assicurazione sanitaria privata (e il mio consiglio è di controllare che ti copra anche i viaggi all’estero). Controlla quello che ti offre e scegli la più adatta a te. E’ fondamentale. Nel mio caso per esempio, non ne ho avuto molto bisogno per fortuna, ma l’ho utilizzata in Cambogia, quando mi sono sentita male, e dopo 3 giorni di febbre alta e nausee, sono andata in una clinica privata. Risultato? Gastronterite, antibiotici da prendere ma soprattutto un conto di più di 500€… Capisci a cosa serve l’assicurazione sanitaria privata ora?
– Magari non sarà così semplice conoscere persone nuove e con i tuoi stessi interessi. Ma il mio consiglio in questo caso è quello di iscriverti sui gruppi privati di Facebook, presenti nella tua città. E scoprirai un mondo che ignoravi. Io ho conosciuto molte persone, amici, e professionisti in questo modo.
E ora dimmi, sei già un’EXPAT e hai altri consigli da aggiungere, che non ho menzionato? Oppure stai pensando di partire (cosa aspetti, CARPE DIEM) e hai altri dubbi? Scrivimi qui sotto cosi da poterti rispondere.
Io nel frattempo credo di averti detto tutto, ma ovviamente basandomi solo e soltanto sulla mia esperienza personale.
A presto, e spero di esserti stata d’aiuto.
Veronica